(tradotto dal sito Ufficiale www.airbournerock.com)
C’è qualcosa sul tipo di rock and roll potente e furioso emanato dagli Airburne che ti fa venire voglia di trangugiare velocemente una birra e tirare pugni all’aria come se qualcuno avesse toccato tua moglie in modo inappropriato.
É un po’ grezzo, lo ammettiamo. Ma questo é quello che caratterizza questi ribelli australiani. La loro musica, come l’album No Guts. No Glory. e’ la colonna sonora perfetta per gli ubriachi dissoluti e “Noi ci siamo proprio per questo! ” afferma chiassosamente il chitarrista e cantante Joel O’Keeffe.
Ispirati da Judas Priest, Thin Lizzy, Angel City, Rose Tattoo, AC/DC e Motorhead, gli Airbourne tengono alta la bandiera del rock and roll australiano dal 2003 continuando ad aumentare il numero di fans e di premi come quello vinto nel 2008 al Metal Hammer Golden Gods, dove l’album Runnin’ Wild é stato nominato miglior album di debutto dell’anno. Provengono da Warrnambool, un piccolo paese di ubriachi nella costa sud-ovestdi Victoria, Australia, e hanno costantemente ottenuto un notevole successo tra gli appassionati di rock contagioso ad alta energia, impregnato di whisky e di colpi di frusta che induce gli uomini al lavoro. Il nuovo album della band é obbligatorio per ogni collezione di dischi che si rispetti.
“Fondamentalmente, non abbiamo mai avuto un messaggio specifico; non parliamo di politica o di ingiustizie sociali nelle nostre canzoni. Ci sono altre band che si occupano di questi temi” afferma Joel O’Keeffe, il quale, come suo fratello il batterista Ryan O’Keeffe, suona la chitarra da quando imparó a camminare. “Noi non siamo cosí. E’ solo rock and roll. Vogliamo che le persone si divertano a tutti i costi. Fatti un drink, suona veramente a volume alto e scalcia!”
Gli Airbourne hanno registrato No Guts. No Glory. con il produttore Johnny K, il quale ha lavorato tra gli altri con i Disturbed, Machine Head, Staind, e 3 Doors Down. Come Runnin’ Wild, No Guts. No Glory. propone delle buone vibrazioni, ma ultimamente, secondo Ryan, l’album sta “crescendo e diventando uomo. C’é un elemento molto duro nell’album, per cosí dire.”
Invece di dormire ogni notte in una confortevole camera di qualche hotel, la band dorme nello studio di registrazione ispirandosi a Bruce Springsteen e la sua E Street Band, i quail vivevano nello studio fino al completamento dell’album.
“Abbiamo saputo che facevano cosí per i primi album che hanno fatto ,” spiega Joel, “cosí la batteria era posizionata in una grande stanza con le chitarre e David Roads (chitarra ritmica) dormiva dietro agli amplificatori; io dormivo dietro ad altri amplificatori; Ryan O’Keeffe dormiva dietro alla sua batteria e il bassista Justin Street dormiva dietro al sua tavolo da biliardo e stavamo cosí tutti insieme nello studio. E´stato veramente divertente perché ci alzavamo e cominciavamo a registrare. Le nostre giornate erano cosí. Ci svegliavamo, mangivamo qualcosa e comincivamo a registrare. Forse ci facevamo una doccia, forse no. Stavamo in mutande tutto il giorno, facendo solo rock.”
No Guts. No Glory., il secondo album della band con Roadrunner Records, é stato registrato dal vivo e direttamente su nastro analogico. Gli Airbourne usano essenzialmente l’acustica dello spazio dove registrano come uno strumento estemporaneo. “Invece di chiudere tutte le porte e mantenere il suono circoscritto, lasciamo tutto aperto, cosí il suono non trova barriere e risulta un po’ piú aperto” spiega Joel. “Questa é stata una delle differenze principali. Non ci importava se l’assolo di chitarra si mescolava con le distorsioni del microfono. Era semplicemente fico perché aggiungeva qualcosa di particolare.”
L’album é un buffet di rock and roll virtuale e vanta pezzi come “No Way But The Hard Way” e “Blond, Bad and Beautiful.” Quando la band ha vissuto insieme per 3 anni nella periferia di Melbourne grazie ai sussidi sociali, vivendo perennemente di alcolici e barbecue, la vita era molto dura e la band fu al punto di bruciare letteralmente la casa. “Niente arriva facilmente e ci siamo detti fra di noi: Non c’é nessun altro modo, se non quello duro,’” ricorda Ryan.
No Guts. No Glory. contiene anche un pezzo intitolato “SteelTown,” ispirato al periodo in cui la band é in tournée e ad alcune delle persone che ha incontrato. “Ogni volta che passavamo per una cittá d’acciaio c’era qualcosa di particolare nella gente stessa,” riporta Joel O’Keeffe. “Sembrava essere un po’ piú selvaggia e bevevano tutto quello che c’era nel pub tanto dadover chiedere altra birra ai pub vicini. C’era sempre qualche litigio pesante, sempre gente pazza. Abbiamo voluto cosí dedicare a questa gente una canzone che dia loro la possibilitá di alzare la loro bandiera, alzare i loro pugni all’aria e brindare con una birra. Penso che sia come buttare benzina sul fuoco!”
Gli Airbourne sono stati in tournèe per la maggior parte del 2010 con No Guts. No Glory. e secondo i fratelli O’Keeffe é proprio la performance dal vivo della band che induce la gente a volere sempre di piú. “Vogliamo diventare quella band della quale la gente sente il nome e sa che si divertirá un sacco durante il concerto” spiega Joel. “La genta sa cosa la aspetta. Li aspetta del rock and roll che sará molto alto e lascierá il concerto con le orecchie che fischiano.”
Finalmente un sito che riporta in italiano la storia della band! Bel sito! Complimenti UP THE AIRBOURNE!!!