… O dovremmo dire BEERthday?
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Dato che anche la seconda parte del Black Dog Barking Tour è finita, gli Airbourne sono oramai arrivati a casa già da qualche mese.
Tempo fa avevamo scritto che il 2015 sarebbe stato l’anno che avrebbe visto l’uscita del quarto album della band, ma le inaspettate date europee di quest’anno, oltre ad essersi rivelate una piacevolissima sorpresa, hanno purtroppo fatto slittare i lavori per il nuovo disco.
La band ha da pochi giorni annunciato che la realizzazione del nuovo album è oramai otre la metà. I ragazzi hanno lavorato molto sia durante il tour del 2014 che durante quello del 2015, scrivendo e componendo tra una data e l’altra, nel tour bus, e non si sono di certo risparmiati una volta a casa.
Sbarcati nel continente di canguri, la band si è subito messa all’opera per finire le ultime canzoni del prossimo album tanto da essere quasi arrivati a definirne la track list.
Una volta completate tutte le canzoni rimarrà soltanto da decidere in che studi registrare il nuovo lavoro e da chi farlo produrre.
Quindi non ci rimane che aspettare bramosi i nuovi pezzi, che saranno di certo anticipati dall’uscita di un nuovo singolo e di un nuovo video sfavillante, ed intanto ripassare la lezione per le vacanze riascoltando tutti i brani dei precedenti tre album, anche in ordine sparso, ma rigorosamente con il VOLUME A PALLA!!!
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Scusate tanto se siamo stati negligenti, ma in questo ultimo periodo la vita è stata così tiranna da privarci di tutto il tempo che pensava dedicassimo all’effimero.
Così purtroppo, un giorno dopo l’altro, il 7 giugno è passato, ma l’evento è stato grande e noi siamo qui per ricordarlo.
Gli Airbourne sono saliti sul palco con la solita energia adrenalinica che li distingue, li fa apprezzare in tutto il mondo e li fa sudare come se fosse il loro ultimo concerto.
Non è stato il caro, vecchio, “Black Dog Barking Tour” infatti vi erano canzoni che in Italia non erano mai state suonate dal vivo e soprattutto Joel ha arricchito l’esibizione con degli assoli mai sentiti in precedenti esibizioni; a volte dialogando, a suon di note, con David, colonna portante dei giri di chitarra della band.
Gli Airbourne hanno dimostrato che stanno crescendo e non vogliono fermarsi a raccogliere quanto già seminato, ma arano e seminano ancora ed ancora.
Saremo impopolari, e forse un po’ di parte, ma non siamo più d’accordo con quanti scrivono che gli Airbourne sono il clone degli Ac/Dc, bensì i legittimi successori… questo è certo!
Nessuno nega che ne abbiano tratto ispirazione, inizialmente emulandone sporadicamente anche i movimenti o le coreografie, e le prime sonorità richiamavano certamente ai vetusti connazionali, ma il nostro parere, dopo la data di Bologna, è che stiamo assistendo ad una metamorfosi. Un bruco che sta lentamente tessendo il bozzolo per uscirne mutato e meraviglioso.
Le sonorità erano diverse, più complesse e raffinate e la voce di Joel è maturata a tal punto da surclassare, a nostro parere, chi prima di lui gli ha fatto scuola.
Quello che trasmettono, poi, ogni volta che si esibiscono sul palco e dopo ogni concerto quando incontrano il pubblico, è la voglia di esserci, la capacità di divertirsi e l’interesse sincero di toccare fisicamente i fans senza sottrarsi alle loro richieste.
Cosa che li rende assolutamente unici!
Da parte nostra li abbiamo incontrati prima dell’esibizione e possiamo assicurare che trasmettono una semplicità ed un senso di accoglienza quasi disarmante e certamente “fuori luogo” per una band che calca i palchi di tutto il mondo.
Abbiamo consegnato loro il SURVIVOR KIT per affrontare adeguatamente le emergenze.
Abbiamo chiacchierato ed hanno autografato i disegni, della nostra amica Jessica, che li ritraevano e che già abbiamo pubblicato sul fanclub…. Oltre a qualche locandina che prossimamente potrete contendervi.
Un grazie a tutti, continuate a sostenere gli AIRBOURNE ed in conclusione… giudizio positivo in tutto e per tutto alla serata che come al solito ha lasciato il segno sia nei nostri timpani che nella nostra memoria e per quanti c’erano mandateci le vostre foto…
… mentre per quelli che non c’erano… Uuuh COSA VI SIETE PERSI!!!!
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Sono passate soltanto 29 primavere dal primo vagito del noto bassista degli Airbourne. Di certo il più solare dei quattro, il più sincero e schivo, ma head banger di prima classe che non si tira mai indietro quando c’è da far roteare la fluente chioma durante le esibizioni dal vivo.
Questo è il nostro augurio di lunga vita nel mondo del Rock, certi che cisaprà donare sempre nuove emozioni accarezzando il suo basso fatato.
BUON COMPLEANNO JUSTIN!!!!